Il 24 agosto, il sisma nel Centro Italia ha danneggiato gravemente sia la popolazione sia le proprietà. In questi ultimi giorni, la sicurezza e la vita del popolo delle zone sinistrate preoccupano i due popoli di Cina e Italia. Attraverso Radio Cina Internazionale, l’ambasciatore italiano in Cina, Ettore Sequi, ha espresso la sua vicinanza al popolo italiano e i suoi sentiti ringraziamenti per l’aiuto e il supporto ricevuti da tutto il mondo, particolarmente dalla Cina.
C’è ancora una lunga strada da percorrere per la ricostruzione, impegniamoci insieme per il futuro!
Ettore Sequi: Cari amici, grazie di tutto intanto, siamo stati profondamente colpiti dalla tragedia che ha scosso il centro Italia lo scorso 24 agosto, sono morte quasi 300 persone e altrettante sono rimaste ferite. L’Italia, come ha detto il nostro presidente del consiglio Matteo Renzi è una famiglia unita, una famiglia gravemente colpita che però ha saputo reagire. Gli uomini e le donne anche di giovanissima età impegnati nelle operazioni di salvataggio sono stati veramente straordinari, straordinari. Due ore dopo il terremoto le squadre organizzate dalla nostra Protezione Civile erano già al lavoro per soccorrere coloro rimasti coinvolti nel terremoto e per salvare le vittime. Nelle ore immediatamente successive al sisma 238 persone sono state strappate dalle macerie, sono state salvate, la loro vita è stata salvata. Una reazione, e voglio citare nuovamente le parole del presidente Renzi, che ci ha reso orgogliosi e fieri. In questo momento di dolore per il nostro Paese, per l’Italia, abbiamo colto con estrema gratitudine le manifestazione degli amici cinesi, le vostre manifestazioni cari amici, autorità, imprenditori, amici dell’Italia in Cina. Solo pochi giorni fa il mio collega cinese a Roma, l’ambasciatore Li, ha consegnato alla Croce Rossa una donazione, una donazione cinese, di cui siamo gratissimi. Anche la comunità italiana in Cina si è profondamente commossa e si è mobilitata. Nell prime ore dopo il terremoto abbiamo ricevuto manifestazioni di singoli, di imprese, di connazionali che volevano effettuare donazioni e volevano mettersi a disposizioni dell’Italia, del loro Paese. In questo spirito in stretto coordinamento con la Camera di commercio italiano in Cina, che ringrazio, abbiamo aderito a questa importante iniziativa di slow food, che si chiama un futuro per Amatrice, cittadina del Lazio quasi totalmente distrutta dal sisma
Nei ristoranti italiani e cinesi che aderiscono all’iniziativa, per ogni piatto di pasta all’amatriciana, che è la ricetta tipica di quella città, saranno raccolti 20 rmb per le popolazioni terremotate. 20 rmb, 10 saranno a carico del cliente, verranno offerti dal cliente, e 10 rmb saranno offerti dal ristoratore. Il ricavato sarà poi trasferito a cura dell’Ambasciata su un apposito conto corrente che è stato aperto, proprio per permettere il trasferimento di questi fondi al comune di Amatrice. Siamo molto grati per la vostra partecipazione, soprattutto per le molte cene, e pranzi che vorrete fare nei ristoranti italiani e cinesi che hanno aderito all’iniziativa. Troverete le informazioni sul nostro sito, sul sito web dell’ambasciata, e questa manifestazione andrà avanti fino al 24 novembre.
Poi sarà la settimana della cucina italiana, una settimana che abbiamo organizzato e stiamo organizzando proprio per far conoscere meglio ai nostri amici cinesi la grande ricchezza della cucina italiana, e la grande cultura che la nostra cucina insieme a quella cinese ha. Io vi ringrazio di cuore per quello che potrete fare a favore delle popolazioni dell’Italia centrale, di Amatrice in particolare, grazie della vostra partecipazione a questa iniziativa, e desidero a nome mio personale e dell’ambasciata e dell’Italia esprimere i più grandi e sinceri sentimenti di gratitudine. Grazie!
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